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La rievocazione storica ciociara

Il Gonfalone di Arpino

Giunta nel 2010  alla sua 40° edizione, si svolge ogni anno il fine settimana dopo ferragosto.

Si tratta di un appuntamento di tipo folkloristico che prevede un corteo ed una rievocazione storici ed alcune gare tra le contrade.

Ciascuna contrada allestisce alcuni angoli del paese con scene tipiche del passato, come ad esempio le botteghe artigiane, i produttori di formaggio, la preparazione dolci tipici.

Riproducono e svolgono giochi popolari, balli medievali, mestieri ormai dimenticati.
Le massaie si rendono disponibili per preparare i piatti della tradizione che propongono ai visitatori.

I vestiti indossati sono quelli tipici dei ciociari; i partecipanti sfilano in costume ed a fine sfilata vengono premiati la coppia e la coppietta ( due bambini) di ciociari.

Già dai primi di agosto la popolazione è in fermento per questa attesissima manifestazione, si parla delle gare e si fanno scommesse sui gareggianti.

Dove

Le gare sono particolarmente avvincenti e divertenti; eccole di seguito elencate.

-    corsa con la carriola: gli atleti devono correre 280 metri in salita, da Corso Tulliano fino a Piazza Municipio, spingendo una carriola fatta in legno massiccio e dalle ruote di ferro, su cui viene caricato un sacco pieno di grano, così da avere un peso totale di 50 kg
-    corsa con gli asini: simpatici fantini, in abiti ciociari, devono cavalcare un asino senza sella, solamente con una briglia; il precorso è lungo 330 metri, da Porta del Ponte a Piazza Municipio
-    corsa con il sacco: infilati in un sacco di juta fino alla vita, i partecipanti devono spostarsi saltando per 280 metri
-    corsa con la cannata: è la gara riservata alle donne; esse dovranno camminare per 280 metri tenendo sul capo la cannata, vaso con anse caratteristico proprio della Ciociaria, pieno di acqua; non potranno utilizzare le mani per tenerlo in equilibrio, ma solamente dovranno contare sulla spara, che consiste in un panno sistemato arrotolato come base sulla testa
-    corsa con la staffetta: i gareggianti, quattro per squadra, con le scarpe tipiche ciociare chiamate ciocie, si passano una bacchetta, chiamata testimone, percorrendo in tutto 610 metri
-    tiro alla fune: è l'ultima gara in ordine cronologico e si svolge quando ormai scende la sera e si accendono le luci in Piazza Municipio, in uno scenario magico che sembra fuori dal tempo e dallo spazio; i più forzuti delle contrade si sfidano in questa tradizionale gara tra le grida di incoraggiamento del pubblico entusiasta


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